Trekking lungo, da Cavo fino alla zona portuale di Portoferraio.
Ho seguito la GTE fino allo sterrato del Buraccio, quindi via Fabbrello e poi lo sterrato del Vecchio Papa, giù da fonte Schiumoli ed infine attraverso la zona industriale sono tornato all'auto.
Ma come avrete capito non è tanto di dove sono passato che ho voglia di scrivere, ma di cosa ho visto lungo il cammino.
Come notato nelle ultime escursioni, anche per il tratto odierno la prima cosa che balza agli occhi è l'incontenibile sviluppo della vegetazione.
Bella, sana, rigogliosa, non c'è che dire, è un piacere vedere le nostre colline colorate da questa prorompente fioritura.
Con una primavera che non sembra finire mai, ricca di abbondanti piogge, la natura ringrazia!
Il rovescio della medaglia, (c'è sempre un rovescio della medaglia), è che i sentieri, da circa un anno non più sottoposti a manutenzione, adesso sono in repentino peggioramento.
Fra aprile e maggio la crescita veloce delle piante ne ha chiuso e ne sta "stringendo" centinaia di metri.
Diventa quindi molto più difficile non solo individuare il corretto percorso, ma farsi largo fra i cardi in fiore per esempio, non certo adatti al pantalone corto...
Come i cardi, la ginestra, per non parlare del rovo che per primo allunga i suoi rami nel tentativo di sbarrare il passaggio.
Non oso pensare a tratti lungo il 31 o l'8; sfidare la GTE in questo momento sarebbe un grave errore.
Urge quindi un rapido intervento di decespugliazione, ogni settimana di ritardo non può che peggiorare una situazione già parzialmente compromessa.
Max