giovedì 18 agosto 2011

Proviamo a far chiarezza


L’area ovest di Portoferraio è caratterizzata da vari sentieri, segnalati e non.

Purtroppo la scarsa manutenzione di quelli censiti e la considerevole discordanza fra le mappe in commercio, creano non poche difficoltà a chi intende avventurarsi in questa zona.

Partendo da dati certi, rilevati a seguito di recenti sopralluoghi ed interventi di pulizia, cercherò quindi di fare un po’ di chiarezza.

Nell’immagine in alto, ho individuato alcuni sentieri che come riportato su alcune mappe ma soprattutto dai segnavia sul terreno, non danno luogo a incertezze, e sono:

il 49, il 50 ed il 51.

Il 49 unisce la località del Forno con quella del Viticcio, sufficientemente segnalato, si sviluppa per circa 1 chilometro nel sottobosco e non presenta particolari difficoltà.



Il 50 da punta Penisola va ad intersecarsi con il 49 ed il 51 descrivendo una sorta di semicerchio, anch’esso privo di particolari difficoltà, se non l’attraversamento di un cancello aperto per i soli pedoni ed i veramente rari segnavia; meno di 1 chilometro di cammino.




Il 51 partendo dall’intersezione fra 49 e 50, prosegue con un percorso sinuoso fino ad unirsi per circa 700 metri al 48; quindi, in prossimità di un’ampia curva, svolta a nord est fino a raggiungere l’asfalto della provinciale per l’Enfola (V.le Enaudi).
In tutto misura 4,0 chilometri con una segnaletica a stento sufficiente.




Del 48 non v’è traccia fino a pochi metri prima della biforcazione con il 51, molte mappe lo fanno partire dall’Acquaviva (concordo) ma praticamente finchè non raggiunge l’asfalto per Procchio, di segnavia se ne trova proprio pochi.
Ricalca comunque l’ampio sterrato su cui sgommavano le auto da rally (quando ero bimbo) per quella che era la P.S. del Monte Poppe; conclude il suo cammino nel comune di Marina Campo.

Ci sono quindi, altri due sentieri parzialmente segnalati ma privi di numerazione.

Il primo, dall’asfalto del Viticcio, in meno di 700 metri vi porta alle Cime, dove potete collegarvi al 48 ed al 51; pochi i segnavia, ma difficilmente ci si può sbagliare, purchè si conosca la via di partenza (non segnalata), mentre il segnavia principale all'arrivo è stato distrutto, ne resta solo il palo in legno, (foto sotto).


Con il secondo, le Cime le potete raggiungere dal Brunello; misura 1,3 chilometri dall’inizio dello sterrato fino all’intersezione con il 51.
Anche in questo caso pochi i segnavia con quello principale alla partenza, mezzo divelto (privo di numerazione, indica "Le Cime").

Ne esistono infine ancora altri due, non censiti e raramente rappresentati sulle mappe, ma non per questo meno belli ed utili.

Particolare e suggestivo quello disegnato in verde/arancio (denominato MTB), usato soprattutto dai bikers per le sue interessanti caratteristiche tecniche (repentine variazioni di pendenza), l’ho recentemente ripulito e segnalato con segnavia color arancio e misura circa 1 chilometro (attualmente agevolmente transitabile).

Piacevole ed in teoria più veloce, la diramazione che dal 51 raggiunge in meno di 700 metri l’hotel Acquaviva (in colore verde/rosso); benchè a piedi si passi tranquillamente meriterebbe infatti una ripulita per il transito delle mtb.

Max