Domenica mattina, temperatura ideale e sole dappertutto tranne il luogo scelto per l'escursione odierna... poco male, l'importante e fare quattro passi con l'amica Susy.
Partiamo come faccio sempre dal campo sportivo di San Piero alle 8,42 e tranquillamente ci incamminiamo lungo il sentiero 135.
Qualche centinaio di metri e scorgiamo avanti a noi una pattuglia di Carabinieri intenta ad osservare il territorio, probabilmente in missione di controllo nei confronti dei numerosi cacciatori della zona (a sentire dalle fucilate...).
Dopo averli superati, raggiungiamo in breve tempo il mulino di Moncione, impensabile non fermarsi per qualche scatto.
Ci manteniamo sul 135 per un'altra ventina di minuti abbondanti quindi lo abbandoneremo per affrontare la salita di quello che un tempo era il sentiero 34, adesso pare sia stato privato di numerazione anche se continua ad essere frequentato da escursionisti e bikers, come dimostrano le impronte sul terreno.
Il malridotto segnavia verticale di "Tozza al Protano" si sposa perfettamente al sentiero per raggiungere il caprile, completamente in chiusura dalla vegetazione!
Scatto un paio di foto a distanza e proseguiamo verso Pietra Murata.
Purtroppo anche in questo caso, per l'incuria del sentiero ma soprattutto per la mancanza di un segnavia verticale non mi accorgo della deviazione sulla destra, cosa che ci costringerà a tornare sui nostri passi per un 200 metri abbondanti alla ricerca del sentiero, che comunque individuiamo rapidamente.
Impavidi pettirossi ci saltellano a pochi metri di distanza, mettendosi in bella mostra sugli scogli di granito, ma quasi a farlo a posta, al momento dello scatto, volano via.
A Pietra Murata, ci concediamo una breve sosta di cinque minuti per un'arancia ed un po' di frutta secca quindi zaino in spalla e riprendiamo il cammino verso Masso alla Quata.
Optiamo per il 107 all'interno del bosco, l'alternativa del Collaccio oltre ad essere più ripida potrebbe esporci a possibili scivolate data l'alta percentuale di umidità.
Nell'attraversare il tratto delle Piane al Canale non posso fare a meno di notare la moltitudine di pini secchi con il tronco ricoperto di resina.
Non sono assolutamente un esperto, ma sembra siano stati attaccati da qualche parassita.
Lungo la successiva salita veniamo superati da due e-bikers, una bella batteria sarebbe utile anche a me...
Eviteremo di salire fino al vecchio punto di avvistamento, tanto la visibilità è pessima e proseguiamo lungo il 107 in direzione di monte Perone.
Il sentiero presenta vari tratti messi a soqquadro dai cinghiali (non è certo una novità) mentre una leggera brezza ci convince ad indossare un windstopper.
Ragionando del più e del meno alle 12,03 attraversiamo la provinciale per scendere sul 119 ma solo per circa 800 metri, poiché lo abbandoneremo per il 124 che passa dall'eremo di San Francesco Saverio.
Altro tratto di asfalto fino alla pieve di San Giovanni per continuare sul 124 finché alle 13,27 ci ricolleghiamo al 107 percorso alla partenza, il campo sportivo è a solo 300 metri.
Concludiamo la nostra piacevolissima passeggiata di quasi 15 chilometri alle 13,32 ancora immersi fra le nubi basse, mentre a Campo nell'Elba (come a Portoferraio) il sole la fa da padrone...
Max