"Ma incontrarsi davanti al Comune e poi scendere con le auto verso Calanova, no?" Effettivamente, Susy non ha tutti i torti...
Comunque, una volta parcheggiate le auto, con solo sette minuti di ritardo, iniziamo la marcia, 500 metri e siamo davanti alla sbarra metallica dove inizia la proprietà della Tenuta delle Ripalte, ci manteniamo lungo l'ampio sterrato che con continui tornanti sale dolcemente seguendo la costa.
Superiamo il bivio per la spiaggia di Stagnone, purtroppo il dispettoso vento di sud est non ci permette di ammirare il fondale ne di apprezzare la trasparenza dell'acqua che solitamente si gode con il mare calmo.
Abbandoniamo quindi lo sterrato principale per un sentiero sulla sinistra, più vicino alla linea costiera e da cui si dirama il sentiero per Punta Bianca, la vista della spiaggia è decisamente attraente, ma l'intenzione è di proseguire fino a quella del Cannello e così faremo.
Descrivendo una sorta di ansa verso ovest, ci immettiamo sulla strada sterrata che scende fino alla miniera del Ginevro, qualche foto, una breve digressione "mineraria" e proseguiamo in direzione sud, sfruttando un bel single track con cui ci avviciniamo a Poggio Turco.
Proseguiamo verso Remaiolo, intervallando la marcia a continue soste fotografiche, con un paesaggio del genere è impensabile non farlo.
Rinunceremo però sia alla piacevole discesa che alla spiaggia di Remaiolo ripiegando su un sentiero che in poco più di dieci minuti di salita ci consentirà di collegarci allo sterrato principale della Tenuta.
Con passo spedito ci avviciniamo alla Vecchia Officina e con un paio di "tagli" riusciamo a ridurre tempo e distanza per raggiungere la spiaggia del Cannello.
La percorreremo fino alla sua punta, sono le 12,17 e dopo circa 17 chilometri una bella sosta pranzo non ce la toglie nessuno!
Chi si rinfresca la zampette, chi si sdraia al sole, chi finisce di gustare il pranzo, ci concederemo un'ora esatta di completo relax lontani anni luce da indici di contagio, vaccini e strega comanda colore!
A malincuore ricomponiamo zaini ed abbigliamento ed alle 13,18 ci rimettiamo in cammino verso la miniera del Vallone, salendo dalle Francesche, in circa quaranta minuti raggiungiamo il museo della Vecchia Officina.
Continuiamo a salire, per poi imboccare un sentiero più nascosto nella vegetazione che passa vicino ai vecchi pollai o meglio alle vecchie casematte trasformate in pollai.
Fruttando la vasta rete dei sentieri, ci dirigiamo ad est nord est, tenendo Poggio Polveraio sulla sinistra.
Raggiunto l'anello alto, rotta verso Poggio Fino e con la discesa di Buzzancone ci ricongiungiamo al tratto percorso all'inizio, con una sostanziale differenza, lo scirocco ha smesso di soffiare e il mare cristallino regala colori stupendi; fosse stato così anche al Cannello, ci sarebbe scappato un tuffo in mare!
Alle 15,40 raggiungiamo le auto, dopo ben 7 ore e 33 minuti di escursione e 27 chilometri percorsi.
Giornata indimenticabile in compagnia degli amici Anna, Stefano e Susy.
Max
P.S. Asfodelo Susy, Asfodelo!