Caldo, decisamente caldo, l'assenza di vento non aiuta, mi dirigo alla fortezza pisana di Marciana e parcheggio l'auto nell'effimero tentativo di cercar refrigerio.
Inizio il cammino alle 8,58 incrociando subito due escursionisti e dopo circa 30 minuti raggiungo Pedalta (vasca antincendio).
Proseguo sull'ampio sentiero (un tempo il 6), attraverso il vecchio ponte e raggiungo il romitorio di San Cerbone (530 m slm) dove vengo raggiunto e superato da una coppia di runners.
Continuo a salire sul 101 fino a tornare nuovamente sul vecchio 6 (adesso GTE nord); quindi seguendo l'indicazione "Caprile della Stretta" (un tempo il sentiero 28) mi dirigo in direzione del m. Giove rinunciando alla piacevole ombra del bosco.
Il tratto in questione è decisamente trascurato e se non fosse per sporadici ometti in pietra difficile da seguire, specialmente per chi non lo conosce.
Un vero peccato poiché consente di raggiungere la Madonna del Monte o la vetta del monte Giove offrendo nel contempo scorci superbi del versante nord occidentale dell'isola.
Raggiungo la vetta poco dopo le 11, breve sosta per una bevuta e per godermi il panorama ed inizio la discesa verso Serraventosa.
Discesa bellissima ma consigliata solo ad escursionisti esperti, specialmente nel tratto iniziale ed oltretutto priva di segnavia (come la salita del resto), solo raggiungendo il caprile dell'Albero il sentiero diventa più agevole e definito.
Da Serraventosa in circa 15 minuti raggiungo la Madonna del Monte, altro luogo incantevole (infatti vi troverò numerosi escursionisti), un vero piacere dissetarsi con la freschissima acqua della sua sorgente.
Scendo così lungo la via Crucis incrociando ancora diversi turisti, evidentemente non sono l'unico a sfidare il caldo pur di evitare la ressa nelle spiagge.
Alle 12,09 ritorno al punto di partenza dopo aver descritto un bellissimo anello di circa 11 chilometri.
Max