Ore 8.25, mi metto in cammino lungo il vecchio sentiero 24, quello che parte dal rifugio San Francesco (sulla strada provinciale n° 37) ed attraverso una piacevole serie di tornanti consente di collegarsi al 107.
Purtroppo il rifugio è sempre più malmesso, il tetto sta lentamente crollando, mi rendo conto che è stata ricostruita la porta d'ingresso, curioso, magari chiuderla a chiave sarebbe stato ancora meglio visto che all'interno pezzi di eternit giacciono ancora sul pavimento e con il tetto pericolante non è certamente salutare entrare.
Foto di rito ed in pochi minuti sono sul 107, lo seguo in direzione di Masso all'Aquata, quindi tengo la destra sul nuovo 123 in direzione delle Calanche.
Con l'ascesa il freddo diventa insopportabile, colpa del forte vento da nord, lo avevo sottovalutato; sarà veramente difficile raggiungere la vetta e mantenere l'equilibrio nei tratti più esposti.
Anche il tragitto verso Malpasso non sarà facile, solo nel sottostante bosco di pini troverò riparo.
Man mano che mi avvicino al monte Maolo, fortunatamente la temperatura risale, incrocio alcuni escursionisti.
Riprendo quindi il 107 per ritornare al rifugio, che raggiungo poco prima delle 11.00 dopo un anello di circa 6.7 km.
Da segnalare:
Alcuni alberi caduti sul 24 e la scarsa segnaletica orizzontale sia del 123 che del 100.
Max
Riprendo quindi il 107 per ritornare al rifugio, che raggiungo poco prima delle 11.00 dopo un anello di circa 6.7 km.
Da segnalare:
Alcuni alberi caduti sul 24 e la scarsa segnaletica orizzontale sia del 123 che del 100.
Max