Partenza con la pioggia, certamente non torrenziale ma sufficiente a farci temere di dover annullare la passeggiata, ma non disperiamo e mentre il Land Rover scende con cautela le strette curve del Volterraio, Mario controlla la carta escursionistica cercando di individuare il percorso del sentiero 81.
Ci piacerebbe scoprirne il tragitto che da Ortano raggiunge la parte alta di Capo D'Arco; ma non ci facciamo troppe illusioni, se va bene, ci aspetteranno lunghi tratti di umido fuori pista.
Parcheggiato il Discovery vicino all'ingresso del campeggio Canapai, prendiamo lentamente a salire lo sterrato che prima ci porterà ad apprezzare un vecchio forno in muratura, quindi superata una bella radura, notiamo che il fosso sulla sinistra, "lavato" dalle ultime piogge è relativamente pulito e poiché sale repentinamente nella giusta direzione, potrebbe essere una buona alternativa per raggiungere il sentiero che costeggia la vetta.
Così lo seguiamo, procedendo molto lentamente per la considerevole pendenza, per il fondo cedevole e per limitare la sudorazione enormemente influenzata dal cappuccio delle giacche impermeabili che purtroppo abbiamo dovuto indossare.
Raggiunto il culmine del fossato, pieghiamo leggermente verso sudest per aggirare la fitta vegetazione, provvidenziale la vista di Mario che scorgerà dei rami tagliati, ci faranno da segnavia con cui in pochi minuti raggiungeremo l'anelato sentiero, presidiato da un paio di cacciatori in cerca dei loro cani.
Una volta "al pulito" ne percorriamo un 120 metri in direzione nordovest, fino a raggiungere una recente apertura sulla destra abbondantemente segnalata da pennellate fucsia e da un insolito segnavia fucsia/giallo; l'istinto ci suggerisce subito di provare a scendervi, dovrebbe portarci a fondo valle (del Sessanta) ci spiegano i due cacciatori, ma evitiamo di farlo per non arrecare disturbo alla battuta di caccia; ci torneremo un altra volta.
Quindi inversione di marcia verso la spiaggia di Ortano da dove saliamo lungo il "sentiero dell'Amore", ma lo abbandoneremo presto per un interessante fuoripista alla ricerca di quella che da Capo d'Arco ci sembrava una piccola caverna, ma che dopo una vasta ricerca, temo si sia trattato di un abbaglio della nostra vista...
A questo punto decidiamo di concludere l'ascesa ed in breve tempo raggiungiamo la vetta dove nascosti nel piccolo osservatorio della Marina Militare, ci mangiamo i soliti clementini.
Ritorneremo all'auto attraverso il sentiero dell'Amore alle 13,30 circa, dopo una breve ma interessante camminata di quasi 9 chilometri.
Al lettore più attento non saranno sfuggite le foto di una piccola galleria mineraria; scoperta durante la nostra escursione, ho volutamente evitato di parlarne per evidenti motivi di sicurezza, è decisamente pericoloso entrarci!
Max
Una volta "al pulito" ne percorriamo un 120 metri in direzione nordovest, fino a raggiungere una recente apertura sulla destra abbondantemente segnalata da pennellate fucsia e da un insolito segnavia fucsia/giallo; l'istinto ci suggerisce subito di provare a scendervi, dovrebbe portarci a fondo valle (del Sessanta) ci spiegano i due cacciatori, ma evitiamo di farlo per non arrecare disturbo alla battuta di caccia; ci torneremo un altra volta.
Quindi inversione di marcia verso la spiaggia di Ortano da dove saliamo lungo il "sentiero dell'Amore", ma lo abbandoneremo presto per un interessante fuoripista alla ricerca di quella che da Capo d'Arco ci sembrava una piccola caverna, ma che dopo una vasta ricerca, temo si sia trattato di un abbaglio della nostra vista...
A questo punto decidiamo di concludere l'ascesa ed in breve tempo raggiungiamo la vetta dove nascosti nel piccolo osservatorio della Marina Militare, ci mangiamo i soliti clementini.
Ritorneremo all'auto attraverso il sentiero dell'Amore alle 13,30 circa, dopo una breve ma interessante camminata di quasi 9 chilometri.
Al lettore più attento non saranno sfuggite le foto di una piccola galleria mineraria; scoperta durante la nostra escursione, ho volutamente evitato di parlarne per evidenti motivi di sicurezza, è decisamente pericoloso entrarci!
Max