Non curante della pioggia, ma fiducioso nelle previsioni meteo che prevedono un miglioramento, mi dirigo a Procchio insieme a Carlo, Luigi, Mario e Massimo.
Il programma è di fare la GTE dal Colle di Procchio fino a Pomonte; tempo massimo per compiere l'escursione: le 15,05 del pomeriggio, ora in cui dovremo prendere l'autobus per tornare a Procchio.
Da buon conoscitore del percorso e dei tempi di percorrenza, faccio in modo di iniziare la marcia entro le 8,30, cosa che stimo mi concederà un buon margine di sicurezza per non perdere l'autobus ed eventualmente concedere ai miei compagni anche qualche sosta lungo il cammino.
I primi metri del sentiero 18 fanno chiaramente capire che non sarà un divertimento raggiungerne la fine sul monte Perone; il terreno duramente provato dalle recenti piogge è particolarmente insidioso e la pendenza del sentiero non è certo di aiuto.
Procediamo quindi con attenzione per non scivolare; indosserò più volte il cappuccio della giacca per riparami da una leggera pioggia intermittente, saltellando in qua e là per evitare l'acqua e il fango dei tratti più pianeggianti.
Alle 9,20 superiamo le Solane, non ostante il cielo sia sempre nuvoloso, siamo di buon umore, forse perché Mario ha sentenziato sole da Malpasso...
Non credo, ma devo ammettere che sicuramente è più bravo di me nel valutare l'altitudine a cui ci troviamo, si aggiudica una birra all'arrivo!
Nel frattempo, complice soprattutto la salita, con la speranza che la pioggia abbia finito di infastidirci, mi tolgo la giacca; adesso sì che si ragiona e proseguire l'ascesa diventa meno fastidioso.
Ore 10,28, monte Perone, protetti dalla tettoia in legno a pochi metri dall'asfalto, prima breve sosta di pochi minuti, ma più che sufficienti a ghiacciarmi il sudore e costringermi a reindossare la giacca.
Siamo così passati su un sentiero 5 molto meno danneggiato dalla pioggia, ma dovremo comunque prestare attenzione nell'attraversamento dei suoi tratti in granito umidi e scivolosi.
Raggiungiamo Malpasso alle 11,33, altra breve sosta per immortalare l'evento ed avere ampie rassicurazioni sul tempo rimanente a nostra disposizione, che un raggio di sole squarcia la vallata di Pomonte, vuoi vedere che Mario c'ha azzeccato?
Con il passaggio sul sentiero 8, le condizioni meteo registrano finalmente un leggero ma sensibile migliorameto, sole e nuvole si contendono il cielo regalandoci stupendi paesaggi di vivi colori.
Lungo la discesa incontreremo più volte branchi di mufloni solo parzialmente intimoriti dalla nostra presenza; superiamo la Grottaccia ed una volta raggiunto monte Cenno ci concediamo una sosta per mangiare un boccone.
Benché Mario ed io non avvezzi a "lussi" del genere, (nelle nostre escursioni raramente ci concediamo soste) accettiamo volentieri questa scelta, oltretutto i tempi di marcia ce lo consentono ampiamente.
Sarà una fastidiosa brezza fresca a costringerci a proseguire, dopo poco più di dieci minuti.
Alle 14,00 incrociamo il sentiero 9, la vista delle vicine abitazioni del paese è di conforto alle provate gambe di Carlo, comunque entusiasta per la bella escursione.
Superiamo il piccolo ponte in cemento che sancisce la fine della GTE salutando Andrea a Max, sono in attesa di festeggiare la grande impresa di Giovanni Zorn che partito stamani da Cavo, sta per arrivare a Pomonte.
Dispiaciuto per non poterlo attendere, in attesa del bus, ci concediamo una birra al bar del paese, soddisfatti per la nostra allegra passeggiata.
Più tardi, contattando Max, avrò conferma dell'ottima prestazione di Giovanni: l'intera GTE in 5 ore e 58 minuti, GRANDE!!!
Max
Il programma è di fare la GTE dal Colle di Procchio fino a Pomonte; tempo massimo per compiere l'escursione: le 15,05 del pomeriggio, ora in cui dovremo prendere l'autobus per tornare a Procchio.
Da buon conoscitore del percorso e dei tempi di percorrenza, faccio in modo di iniziare la marcia entro le 8,30, cosa che stimo mi concederà un buon margine di sicurezza per non perdere l'autobus ed eventualmente concedere ai miei compagni anche qualche sosta lungo il cammino.
I primi metri del sentiero 18 fanno chiaramente capire che non sarà un divertimento raggiungerne la fine sul monte Perone; il terreno duramente provato dalle recenti piogge è particolarmente insidioso e la pendenza del sentiero non è certo di aiuto.
Procediamo quindi con attenzione per non scivolare; indosserò più volte il cappuccio della giacca per riparami da una leggera pioggia intermittente, saltellando in qua e là per evitare l'acqua e il fango dei tratti più pianeggianti.
Alle 9,20 superiamo le Solane, non ostante il cielo sia sempre nuvoloso, siamo di buon umore, forse perché Mario ha sentenziato sole da Malpasso...
Non credo, ma devo ammettere che sicuramente è più bravo di me nel valutare l'altitudine a cui ci troviamo, si aggiudica una birra all'arrivo!
Nel frattempo, complice soprattutto la salita, con la speranza che la pioggia abbia finito di infastidirci, mi tolgo la giacca; adesso sì che si ragiona e proseguire l'ascesa diventa meno fastidioso.
Ore 10,28, monte Perone, protetti dalla tettoia in legno a pochi metri dall'asfalto, prima breve sosta di pochi minuti, ma più che sufficienti a ghiacciarmi il sudore e costringermi a reindossare la giacca.
Siamo così passati su un sentiero 5 molto meno danneggiato dalla pioggia, ma dovremo comunque prestare attenzione nell'attraversamento dei suoi tratti in granito umidi e scivolosi.
Raggiungiamo Malpasso alle 11,33, altra breve sosta per immortalare l'evento ed avere ampie rassicurazioni sul tempo rimanente a nostra disposizione, che un raggio di sole squarcia la vallata di Pomonte, vuoi vedere che Mario c'ha azzeccato?
Con il passaggio sul sentiero 8, le condizioni meteo registrano finalmente un leggero ma sensibile migliorameto, sole e nuvole si contendono il cielo regalandoci stupendi paesaggi di vivi colori.
Lungo la discesa incontreremo più volte branchi di mufloni solo parzialmente intimoriti dalla nostra presenza; superiamo la Grottaccia ed una volta raggiunto monte Cenno ci concediamo una sosta per mangiare un boccone.
Benché Mario ed io non avvezzi a "lussi" del genere, (nelle nostre escursioni raramente ci concediamo soste) accettiamo volentieri questa scelta, oltretutto i tempi di marcia ce lo consentono ampiamente.
Sarà una fastidiosa brezza fresca a costringerci a proseguire, dopo poco più di dieci minuti.
Alle 14,00 incrociamo il sentiero 9, la vista delle vicine abitazioni del paese è di conforto alle provate gambe di Carlo, comunque entusiasta per la bella escursione.
Superiamo il piccolo ponte in cemento che sancisce la fine della GTE salutando Andrea a Max, sono in attesa di festeggiare la grande impresa di Giovanni Zorn che partito stamani da Cavo, sta per arrivare a Pomonte.
Dispiaciuto per non poterlo attendere, in attesa del bus, ci concediamo una birra al bar del paese, soddisfatti per la nostra allegra passeggiata.
Più tardi, contattando Max, avrò conferma dell'ottima prestazione di Giovanni: l'intera GTE in 5 ore e 58 minuti, GRANDE!!!
Max