Ricurvo sulla zappa,
bagnato dal sudore, un paio di guanti per proteggere le mani, a pochi metri
carretta, rastrello e la bottiglia d'acqua nascosta al sole.
Se siete mattinieri e
avete voglia di fare due passi lungo lo sterrato che dall' ex tonnara porta al
promontorio, sicuramente vi imbatterete in Roberto.
Classe 1956, alto,
longilineo, da maggio 2010 ha fatto del sentiero 108 uno dei suoi principali
interessi.
In effetti parlare
solo di sentiero è decisamente riduttivo, poiché è solamente il tramite per consentirvi
di ammirare uno dei luoghi più belli dell'isola, uno di quei posti che non
scorderete più ed in grado di emozionarvi ogni volta che ci tornate.
Questo Roberto lo sa
benissimo ed il suo scopo, il suo interesse è proprio renderlo sempre più incantevole.
Per questo motivo, specialmente
durante la bella stagione, a giorni alterni, prima di prendere servizio nel suo
laboratorio a Carpani, vi trascorre almeno un paio di ore.
Se il piano di
calpestio è sgombro da ostacoli, se il canale di scorrimento dell'acqua è
continuamente ripulito dalle pietre che vi rotolano dentro, se gli sporadici rifiuti
vengono tempestivamente rimossi è proprio grazie a lui.
Ma la pulizia ed il
decoro sono solo un aspetto, un risultato del suo impegno; condividendo con
altri amici questa sua passione, ha contribuito in maniera determinante alla
realizzazione di una serie di iniziative che stanno coinvolgendo sempre più persone.
"Il tempo per
riflettere" suggestivo punto d'incontro dove chiunque, soffermandosi
incantato ad ammirare i panorami, può scrivere una poesia o semplicemente
lasciare un commento e che in pochi mesi ha collezionato oltre 140 pensieri.
Gli incontri notturni
con gli astrofili, per ammirare la volta celeste in compagnia di amici ed
appassionati.
Il coinvolgimento
delle scuole, con l'organizzazione di passeggiate didattiche grazie alla
sensibilità dei docenti ed alla partecipazione di studiosi ed appassionati
locali.
Non dimentichiamo
infatti che il luogo, incantevole dal punto di vista naturalistico, ha tanta
storia da raccontare, da quella legata alla pesca del tonno ai drammatici
episodi della Seconda Guerra, in quanto sede della Batteria Antinave della
Regia Marina "Ludovico De Filippi", come testimoniano le numerose
strutture difensive ancora presenti.
Con insistenza è
riuscito ad ottenere la sostituzione dell'orrenda rete metallica eretta per
impedire il passaggio ai veicoli, con un cancello in legno decisamente più
appropriato all'ambiente circostante ed attualmente è profondamente impegnato
nella realizzazione di un percorso botanico, all’interno di quella che nel ‘43
era la stalla dei somari, mentre adesso è un ottimo affresco della locale macchia
mediterranea.
"Lo faccio
volentieri e ho piacere nel condividere con gli altri la bellezza che trasmette
questo luogo".
Risponderà alla mia
richiesta di informazioni per scrivere il post.
Fortunatamente non è
il solo a pensarla così; importante ingranaggio di quel volontariato che opera nell'ombra,
lontano dai riflettori, che sacrifica il proprio tempo (e denaro) per
migliorare concretamente l'ambiente in cui viviamo ed a cui purtroppo solo raramente
vengono riconosciuti i meriti.
Il miglior modo di
ringraziarlo?
Offritegli la vostra disponibilità, ne sarà ben lieto.
Un sincero grazie.
Max