giovedì 17 febbraio 2011

Trek del 17 febbraio 2011


Partecipanti: Evi, Giacomo, Lucia, Luigi, Mario, Pasquale, Patrizia, Silvia Max.

Percorso: ad anello attraverso i sentieri: 83, s. del Pastore e crinale sud del fosso Acquqviva.

Dati percorso:

km: 4,7

tempo impiegato: 3 ore e 33 minuti

media totale: 1,3 km/h

Partenza: ore 9,54 da fosso Acquaviva (accanto al rifugio);

arrivo: ore 13,27 a fosso Acquaviva.

Condizioni meteo: cielo coperto, vento forte di scirocco a cui verso le 11,00 si è aggiunta una pioggerellina in lento ma costante aumento, temperatura alla partenza 12°.

Ritrovo al rondò di Porto Azzurro alle 9,30, quindi parcheggio l’auto a ridosso del rifugio lungo il fosso dell’Acquaviva, ed in compagnia di Mario, aspettiamo il resto della compagnia.

Una volta riunito il gruppo, saliamo lungo il fosso, fatti pochi metri ci incamminiamo su quello che dovrebbe essere il sentiero 83, riaperto con duro lavoro dal “solito” Pasquale, dovranno conferirgli la laurea honoris causa!.

Praticamente una lunga e costante salita di 1,2 chilometri circa, al momento completamente priva di segnavia, che senza fare troppi tornanti ci porta fino ad una GTE che abbandoniamo felici dopo pochi minuti per il più riparato e segnalato sentiero del Pastore.

Finalmente non più esposti alle raffiche di vento, all’interno del sottobosco raggiungiamo la baracca del pastore.

Il luogo, oltre alla fatiscente costruzione, è disseminato di rifiuti, vetro, plastica, ferro e perfino qualche lastra di eternit!

Pensando alla vita da eremita a cui si è sacrificato quest’uomo per accudire le sue pecore non mi sento assolutamente di criticarlo, tuttavia adesso il luogo meriterebbe proprio una bella pulizia!

Sostiamo alcuni minuti in cui ne approfitto per scattare qualche foto, vano tentativo data la poca luce; quindi proseguiamo verso sud ma facciamo poca strada poiché Pasquale propone una sosta per mangiare qualcosa e sfoderando una bacinella piena di tagliatelle al ragù, ci fa capire chiaramente le sue intenzioni.

Il banchetto viene consumato in circa 20 minuti, quindi ripresa la marcia, grazie all'ottima vista di Giacomo, riusciamo a ritrovare il segnavia in legno che gentilmente qualcuno aveva divelto e buttato a valle e lo ricollochiamo al suo posto.

Cerchiamo di accelerare l’andatura, ma la lunga discesa su un fondo reso piuttosto scivoloso dalla pioggia non ce lo consente.

Raggiungiamo l’auto alquanto umidi, ma comunque soddisfatti per la piacevole passeggiata.

Max.