In questa mattinata tipicamente autunnale, decido di descrivere un anello partendo dal sentiero 124 lungo il versante sud della provinciale di monte Perone.
Parcheggiata l'auto, alle 9,19 mi metto in marcia sull'ampio sterrato, almeno per i primi 600 metri circa, poi avvicinandomi al romitorio di San Saverio, assumerà le più strette dimensioni di sentiero.
Al momento il suo tratto finale, più esposto alla chiusura da felci e rovi è ancora percorribile senza particolari ostruzioni.
Raggiungo così il neo 119 (ex 5), e dopo altri 800 metri abbondanti scavalco l'asfalto per proseguire in direzione di monte Maolo.
Al bivio con il sentiero 107, tengo la sinistra su quest'ultimo.
Per i primi 300 metri, tranne qualche felce più invadente, niente di particolare da segnalare, poi un grosso pino ostruisce il cammino; a dirla tutta è già stata creata un'alternativa a valle, ma la rimozione della pianta la ritengo doverosa.
Alle 11,21 sono sotto Masso alla Quata, l'ultimo centinaio di metri era in buona parte chiuso dalle felci.
Continuando a scendere mi imbatto in un leccio di traverso al sentiero, anche in questo caso lo si può aggirare, ma tagliarlo sarebbe meglio...
Attraverso le Piane al Canale e proseguo la discesa con il 107.
Al bivio con il 124 (ex 7A) svolto a sinistra per riprendere leggermente a salire fino a raggiungere la suggestiva chiesa di San Giovanni.
Altri 200 metri di asfalto e salgo in auto, comincio ad avvertire una certa umidità dal momento che le sporadiche gocce d'acqua hanno lasciato il posto, da almeno un quarto d'ora, ad una pioggerella decisamente più insistente.
Tre ore e dieci per descrivere questo anello di 9,4 km.
Max