Ore 6.15, parcheggio di Procchio, con una temperatura di 23 gradi, sono in attesa dell'arrivo di Giacomo.
Il programma è di fare un anello da Pomonte attraverso i sentieri 31 e 9 quindi, se avanza tempo, non mi dispiacerebbe anche un salto al vicino 41, recentemente riaperto e segnalato.
Alle 6,58 mi metto in marcia con un Giacomo in versione "tecnologica", munito infatti di gps, macchina fotografica e miniregistratore vocale, presumo abbia l'intenzione di controllare lo stato dei sentieri che percorreremo sia per valutare gli interventi effettuati sia per suggerirne di nuovi.
Così, al primo bivio dove abbandoniamo il 9, una piacevole sorpresa: il 31 è indubbiamente stato oggetto di manutenzione; adesso si passa perfettamente, senza più dover strusciare fra il cisto, bene!
L'opera di pulizia però, si arresta dopo i primi 1.400 metri circa; peccato, ancora qualche centinaio di metri di lavoro e sarebbe stato completamente ok.
Spero solo che il fatto sia dovuto al fermo estivo del taglio con il disco, poiché data la siccità, eventuali scintille potrebbero innescare incendi.
Superato il monte Cenno, notiamo anche qualche nuovo segnavia orizzontale e raggiunta l'intersezione con l' 8 proveniente da Seccheto, dei nuovi ed utilissimi segnavia a bandiera correttamente numerati.
Al riguardo ritengo doveroso affermare che benché legato al passato, con questa ulteriore opera di segnaletica non posso che accettare totalmente la nuova versione che affida al 31 il percorso di crino ed evita all' 8 di svoltare a sudovest per poi tornare a nordest attraversando la Grottaccia, (al riguardo potete leggere il post del 23 aprile 2012 "confusione fra i sentieri 8 e 31").
Dopo 5,6 km alle 10,48 raggiungiamo la fine del 31 al quadrivio formato con i sentieri 8, 9, 30.
Evidenti sono anche qui dei nuovi segnavia a bandiera di supporto ai preesistenti segnavia principali, lo scrupoloso Giacomo mi fa notare la mancanza di quello relativo all' 8 (versante sud) che in effetti, andava dipinto a fianco di quello del 31, dato che, anche se per poco più di 180 metri, i due sentieri corrono sovrapposti (anomalia che effettivamente non ha molto senso, più logico sarebbe anticipare la fine del 31 all'incontro con l' 8).
Qualche foto ed iniziamo a scendere lungo il 9; fronde tendono a chiuderlo per una ventina di metri, quindi la situazione migliora man mano che ci avviciniamo al bosco, dove aumentano improvvisamente anche i segnavia.
Ci improvvisiamo operai per una decina di minuti, per rimuovere dei rami secchi che intralciavano il cammino, non potevamo lasciarli così.
Quindi una volta raggiunto il piccolo ruscello, appare evidente la necessità di manutenzione qualificata; alberi caduti, felci rigogliose e necessità di qualche segnavia i principali interventi da effettuare.
Procedendo oltre, raggiungiamo il tratto manutenuto due anni fa, purtroppo l'ottimo intervento passato, viene messo un po' in sordina dalla nuova vegetazione che capeggiata dal rovo in procinto di offrire i primi frutti, ha invaso parte del sentiero, al momento comunque sempre agevolmente percorribile.
Non controllo la temperatura al nostro arrivo a Pomonte, sicuramente intorno ai 30 gradi, ma devo ammettere che siamo riusciti a sopportarla egregiamente; pochi i chilometri percorsi in poco più di 6 ore.
Max
Dopo 5,6 km alle 10,48 raggiungiamo la fine del 31 al quadrivio formato con i sentieri 8, 9, 30.
Evidenti sono anche qui dei nuovi segnavia a bandiera di supporto ai preesistenti segnavia principali, lo scrupoloso Giacomo mi fa notare la mancanza di quello relativo all' 8 (versante sud) che in effetti, andava dipinto a fianco di quello del 31, dato che, anche se per poco più di 180 metri, i due sentieri corrono sovrapposti (anomalia che effettivamente non ha molto senso, più logico sarebbe anticipare la fine del 31 all'incontro con l' 8).
Qualche foto ed iniziamo a scendere lungo il 9; fronde tendono a chiuderlo per una ventina di metri, quindi la situazione migliora man mano che ci avviciniamo al bosco, dove aumentano improvvisamente anche i segnavia.
Ci improvvisiamo operai per una decina di minuti, per rimuovere dei rami secchi che intralciavano il cammino, non potevamo lasciarli così.
Quindi una volta raggiunto il piccolo ruscello, appare evidente la necessità di manutenzione qualificata; alberi caduti, felci rigogliose e necessità di qualche segnavia i principali interventi da effettuare.
Procedendo oltre, raggiungiamo il tratto manutenuto due anni fa, purtroppo l'ottimo intervento passato, viene messo un po' in sordina dalla nuova vegetazione che capeggiata dal rovo in procinto di offrire i primi frutti, ha invaso parte del sentiero, al momento comunque sempre agevolmente percorribile.
Non controllo la temperatura al nostro arrivo a Pomonte, sicuramente intorno ai 30 gradi, ma devo ammettere che siamo riusciti a sopportarla egregiamente; pochi i chilometri percorsi in poco più di 6 ore.
Max