Ritrovo al solito orario ed in pochi minuti raggiungiamo via Le Trane, dove parcheggio l'auto.
Risaliamo lungo il sentiero "minore" di Fonte di Prete, che attraverso il vecchio ponte in pietra ci porta sulla GTE; da qui rotta verso le Piane della Madonna, quindi ancora avanti per dare un'occhiata alla recente recinzione che delimita la nuova area di addestramento per cani (così mi han detto).
La rete metallica costeggia per circa 180 metri la GTE, quindi la lascia per seguire per altri 300 metri circa il 120.
Ben presto ci rendiamo conto che con la nostra "semplice occhiata" ne abbiamo percorso l'intero perimetro, ovvero 1,4 chilometri circa.
Peccato che per una ventina di metri la rete abbia incorporato il sentiero minore che dal 120 portava alla vecchia cava delle Trane, riaperto più di un anno fa da Giacomo e Pasquale ed al momento purtroppo non più interamente percorribile.
Torniamo quindi alle Piane della Madonna ed imbocchiamo il 105, lo abbandoneremo dopo poco per l'ultimo nato della zona, ovvero il sentiero del Santuario che come dice il nome, attraverso lo stretto canalone porta direttamente al Monserrato.
Breve sosta per ammirare la bellezza del luogo e riprendiamo a scendere in direzione del pino monumentale.
Pochi metri prima dell'enorme albero, svoltiamo a destra su un'altra delle creazioni di Pasquale, ed attraverso il suo sentiero ci concediamo anche una breve sosta alla fonte di Vera, dato che Mario non c'era mai stato.
Riprendiamo lentamente a salire, il caldo è veramente insopportabile, le nostre magliette zuppe di sudore lo testimoniano ampiamente.
Ci ricolleghiamo così al 105 prima ed alla GTE dopo ed attraverso una ulteriore deviazione ritorniamo alle Trane a recuperare l'auto, dopo aver percorso circa 12,5 chilometri.
Max
Torniamo quindi alle Piane della Madonna ed imbocchiamo il 105, lo abbandoneremo dopo poco per l'ultimo nato della zona, ovvero il sentiero del Santuario che come dice il nome, attraverso lo stretto canalone porta direttamente al Monserrato.
Breve sosta per ammirare la bellezza del luogo e riprendiamo a scendere in direzione del pino monumentale.
Pochi metri prima dell'enorme albero, svoltiamo a destra su un'altra delle creazioni di Pasquale, ed attraverso il suo sentiero ci concediamo anche una breve sosta alla fonte di Vera, dato che Mario non c'era mai stato.
Riprendiamo lentamente a salire, il caldo è veramente insopportabile, le nostre magliette zuppe di sudore lo testimoniano ampiamente.
Ci ricolleghiamo così al 105 prima ed alla GTE dopo ed attraverso una ulteriore deviazione ritorniamo alle Trane a recuperare l'auto, dopo aver percorso circa 12,5 chilometri.
Max