Domenica 27 maggio, giornata densa di impegni; la mattina bel trekking in compagnia di Mario, il pomeriggio mi improvviso guida per la visita al Caposaldo Tivoli!
Ritrovo alle 7.15 a Carpani, quindi raggiungiamo San Martino da dove iniziamo il cammino attraverso il 121 prima ed il 52 dopo; raggiunto il ponte a Caubbio, iniziamo a salire attraverso un nuovo (per noi) sentiero che sviluppandosi in gran parte nella macchia, ci evita l'esposizione diretta ad un sole molto più adatto alla balneazione che al trekking.
Con questo percorso evitiamo la Segagnana e con un altro sentiero usato da motociclisti, arriviamo vicino alla vetta del Tambone; da qui discesa lungo il 48 con la speranza di fare il tratto recentemente pulito (a detta di Luca) che dal caprile arriva fino al mare.
Purtroppo, o con l'età non siamo riusciti ad individuarlo oppure non è stato pulito, quindi dietro front e ripercorrendo il 48 a ritroso superiamo così sia il Tambone che Buca di Bomba, per ritornare a San Martino attraverso il 45, dove con piacere ci gustiamo una fresca birra dopo aver fatto più di 18 chilometri.
Nel pomeriggio, insieme a mia figlia, raggiungo gli amici Alberto, Diego, Pasquale e Ruggero; sono le 15.30 con loro già impegnati ad indossare le divise del Regio Esercito con cui presenzieranno ad una sorta di rievocazione storica del caposaldo.
Ci trasferiamo quindi tutti insieme sul Coccherino, por montare la rete mimetica e piazzare il suggestivo fucile mitragliatore Breda, ovviamente inertizzato come il resto delle armi in loro possesso.
L'arrivo di Luca e dei suoi due somari conclude la fase di preparazione; sono le 17,15 e ritorno al parcheggio lungo la provinciale in attesa dei visitatori.
Dopo un'attesa di circa 30 minuti, con il gruppo dei visitatori accompagnati dai mansueti animali, ci incamminiamo verso la destinazione.
Attraverso il breve percorso, pianificato in maniera tale da migliorare l'effetto sorpresa, raggiungiamo la pcm (postazione circolare monoarma) presiadiata dal sergente Granata; quindi il mitragliere Ancona ci aspetta alla successiva barbetta ed entrambi ci scorteranno alla postazione principale presidiata dal sergente Elia Felli e dal mitragliere Campedelli.
Con un esaustivo resoconto esposto da Ruggero, si conclude ufficialmente la visita; le numerose foto scattate da tutti i partecipanti sono subito un'ottima conferma sul'interesse che ha destato questa iniziativa.
Non posso quindi che esprimere i miei personali ringraziamenti a Luca Giusti di Somarando per la sua disponibilità; a Mario Ferrari per l'indispensabile "supporto logistico" agli amici di elbafortificata per la bella esperienza ed ovviamente ringraziare tutti coloro che sono intervenuti con la speranza siano rimasti entusiasti.
Max