Si suol dire che la notte porta consiglio, stavolta è stata la breve conversazione con Giulia ad invogliarmi a percorrere il primo tratto del sentiero 100.
Così nel primo pomeriggio raggiungo l'area del monte Perone ed alle 13,10 mi incammino lungo la GTE in direzione ovest.
Consapevole del caldo che dovrò sopportare, mi sono portato una buona scorta d'acqua, una seconda maglia, windstopper (non si sa mai) ed ovviamente la Nikon, anche se so già che in vari tratti mi sarà d'impaccio.
Con andatura tranquilla in circa mezz'ora raggiungo il bivio col sentiero 100, la targa dedicata al caro amico Massimo sancisce l'inizio di quello che è sicuramente il più tecnico ed impegnativo sentiero dell'isola, mi sento tranquillamente di affermare anche il più bello!
Con calma ed attenzione cerco di individuare il passaggio corretto, purtroppo è decisamente carente di segnavia, sopperirò a questa lacuna sfruttando i ricordi, anche se è passato qualche anno dall'ultima volta che l'ho percorso.
Al contrario devo constatare piacevolmente che le vie attrezzate sono ben realizzate e probabilmente anche ampliate, almeno questa è l'impressione che ricevo.
Mi occorrerà un'altra mezz'ora per arrivare alla vetta delle Calanche, incluse le molteplici soste fotografiche, con progressione lenta e sempre massima concentrazione.
Breve sosta per cambio borraccia e riprendo il cammino non ancora certo se scendere sulla GTE o proseguire sul 100, deciderò a Malpasso.
Vi arrivo alle 14,45 e dopo un rapido conto scelgo di proseguire verso il monte Capanne, ho ancora tempo a disposizione.
Con i consueti venti minuti di ascesa concludo la mia salita in prossimità della terza targa commemorativa, evito di arrivare fino alla sommità (fra antenne e recinzione metallica) e divincolandomi fra i numerosi turisti sbarcati dalla cabinovia, inizio a scendere lungo il sentiero 101.
In meno di mezz'ora raggiungo l'intersezione con la GTE Nord, repentina piega verso sud ed eccomi su un altro tratto che da diversi anni non avevo più percorso, farlo sarà veramente piacevole.
Alle 15,50 sono al bivio fra la Nord e la Sud, breve sosta ed ovviamente mantengo la sinistra per continuare a scendere verso monte Perone.
Poco più di venti minuti e chiudo l'anello, da adesso dovrò ripercorrere a ritroso il tratto fatto inizialmente.
Concludo la bellissima escursione alle 16,37.
S. 100 (ex 00)
Benché sia segnalato di munirsi di specifica attrezzatura per assicurarsi ai cavi poiché classificato EEA (Escursionisti Esperti con Attrezzatura) non ne ho mai avvertito la necessità.
Ritengo che se affrontato in buona forma fisica ma soprattutto in dichiarate giornate di sole in modo che la roccia sia ben asciutta ed offra un'ottima presa alla suola dello scarpone lo si possa percorrere anche senza l'ausilio della specifica attrezzatura richiesta.
Max